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Dopo due anni di chiusura forzata oggi 10 maggio riprendono le attività alla “Masseria didattica” con i piccoli ospiti del C.D. Don Pino Pugliesi di Cerignola.
Dopo il nubifragio di domenica, oggi il sole e il vociare allegro e gioioso dei bambini.
Il Pavoncelli è l’unico istituto scolastico pugliese iscritto alla Rete Regionale delle Masserie didattiche di Puglia al n.ri 203.
I giovanissimi allievi hanno partecipato alle attività di laboratorio e al percorso museale per conoscere la storia dell’Istituto Pavoncelli che è la storia della nostra terra.
I giovanissimi, attenti e entusiasti, e soprattutto educatissimi, hanno manifestato il loro interesse ringraziando con un fragoroso applauso, rivolto agli studenti dell’Agrario e loro docenti, impegnati per le attività di tutoring in Masseria.
È stata una giornata ricca di fascino tra gusto, cultura, odori e sapori che richiamano echi della tradizione popolare e delle liturgie contadine, promuovendo un ritorno alla terra dei più giovani.
“Ritorno alla terra” deve essere il paradigma del nostro territorio di grande vocazione agricola e la Masseria didattica del Pavoncelli vuole essere un esempio virtuoso dove la didattica ordinaria interseca la formula vincente della formazione sul campo, intercettando temi importanti come l’innovazione, la sostenibilità, la valorizzazione del territorio e la promozione storico-culturale. La Masseria didattica del Pavoncelli, della Rete delle Masserie didattiche pugliesi, non è solo baluardo della storia locale e delle pratiche agricole tradizionali, ma anche luogo formativo e di attuazione della multifunzionalità in agricoltura. E una scuola, con questa visione, è luogo privilegiato di diffusione di conoscenze, competenze e rappresentazione delle innumerevoli opportunità che l’agricoltura oggi offre alle future generazioni.
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L’Assoenologi - Sezione Puglia, Basilicata, Calabria in collaborazione con l’Istituto Agrario Pavoncelli presenta il 10 maggio, inizio ore 15.00, presso l’Auditorium di istituto, il seminario su NUOVE APPLICAZIONI PER UNA ENOLOGIA MODERNA E SOSTENIBILE
Presentazione su: “Utilizzo dell’enzima Rapidase protestab per ottenere la stabilità dei vini” e “Sviluppo e risultati di un nuovo derivato di lievito per il controllo del RedOx dei vini”. L’incontro è aperto a tecnici, esperti e imprenditori del settore.
 

 

IMMAGINI DELLA GIORNATA 

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    Grazie alla collaborazione e convenzione con l’azienda XFarm s.r.l, gli studenti dell’Istituto Agrario Pavoncelli hanno partecipato alle giornate di formazione con installazione di hardware e software, forniti nell’ambito del progetto XFarm Education.
    La partecipazione tra scuola e azienda partner nasce dalla consapevolezza che il futuro della digitalizzazione in agricoltura dipenda dal livello di formazione specifica che agricoltori e tecnici avranno, poiché, per quanto avanzati ed ottimizzati, gli strumenti avranno sempre la necessità di mani e menti preparate.
    Lo scopo è quindi quello di diffondere le conoscenze riguardanti l’innovazione nel settore agricolo, attraverso strumenti e piattaforme informatiche (nello specifico FMIS -Farm Management Information System – xFarm), al fine di promuovere la cultura del digitale in agricoltura e mettere in contatto gli studenti con aziende e poll di competenze esterne.
    Grazie al progetto XFarm Education, gli studenti del Pavoncelli, futuri Tecnici Agricoli, hanno svolto, nell’ambito dei Percorsi per le Competente Trasversali e per l’Orientamento, ex Alternanza Scuola Lavoro, coordinati dal referente di istituto prof. Pasquale Prencipe, un percorso formativo basato su 3 punti principali:
    • Training: Lezioni su argomenti nell’ambito delle nuove tecnologie nel settore agricolo (Ag 4.0) e presentazione della piattaforma virtuale xFarm con annessa DEMO per comprendere l’utilizzo del Sistema mettendo in pratica la teoria mostrata;
    • Dotazioni Software e Hardware: Fornitura di un pacchetto completo di sensoristica IoT e servizi associati per monitorare da remoto l’azienda didattica dell’istituto accoppiandola al Sistema gestionale proposto;
    • Comunicazione: Potenziare la visibilità dei partner e xFarm con iniziative che coinvolgono entrambi le parti tramite la creazione di contenuti media/social sulla collaborazione e loro promozione secondo diverse modalità.
    Durante la formazione i ragazzi, guidati dai loro docenti, hanno proceduto all’installazione di sensoristica IoT xFarm presso l’azienda agraria annessa all’istituto, specificatamente nel Vigneto a spalliere della varietà Nero di Troia, che ha previsto:
    • stazione meteo professionale (xsense PRO) per la raccolta dei dati ambientali,
    • webcam (xCam) per visionare giornalmente da remoto la situazione nei campi associata alla stazione (senza xNode),
    • sensore di umidità fogliare (xLeaf) per il controllo e la previsione delle condizioni predisponenti la maggior parte delle avversità fungine accoppiato alla stazione (senza xNode),
    • sensore di umidità del suolo (xSoil) per l’area principale dell’azienda agricola (con xNode),
    • copertura dati per inviare le misurazioni alla piattaforma xFarm e quindi per utilizzare il sistema.
    xfarm
     
    Grazie all’apparecchiatura installata ed alla licenza di utilizzo della piattaforma informatica, studenti e docenti potranno accedere alle seguenti funzionalità:
    AGROMETEO: per l’accesso a previsioni metereologiche con parametri specifici per l’agricoltura;
    ALLERTE: per impostare regole di avviso personalizzate, per esempio implementando le condizioni predisponenti una determinata malattia;
    CONSIGLIO IRRIGUO:
    per ottenere consigli sulla quantità e la tempestività delle irrigazioni del vigneto associato al sensore di umidità;
    DIFESA PREVISIONALE:
    per visualizzare le previsioni di rischio di sviluppo delle principali malattie
    fungine del vigneto associato al sensore di bagnatura fogliare.
    Insieme alle altre funzionalità presenti nel software (gestione quaderno di campagna, inventario di magazzino, gestione del parco macchine, strutturazione del catasto, registro attività, carichi…) visionabili da sito dell’azienda partner XFarm….. gli studenti potranno toccare con mano e formarsi sulle tecnologie innovative e di sicuro sviluppo futuro dell’Agricoltura 4.0.
    Un sentito ringraziamento all’azienda XFarm che investe insieme al nostro Istituto ed al mondo scolastico sui giovani del domani!
    VIDEO SU TELERAMA

    HACKATON AOSTA

     

    Benvenuti nel progetto SIRCLES🔝 da oggi la scuola è una unità operativa nel territorio per promuovere e dimostrare il ruolo del recupero della sostanza organica nelle pratiche quotidiane della sostenibilità. 💯
     
    Il Programma Europeo denominato SIRCLES è in piena fase operativa, le compostiere sono montate e l’azienda didattica, gli alunni e gli operatori sono allertati per essere il volano di nuove attività 🤸🏿‍♂️
     

    lanoce

     

    MAGLIE – Si svolgerà a Maglie, presso la sede dell’Istituto Agrario di Via Circolone, nei giorni 28-29 aprile la Gara Nazionale degli Istituti Professionali Agrari per l’anno scolastico 2021/2022.

    La Gara è promossa dal Ministero dell’Istruzione – Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici con l’ intento di perseguire gli obiettivi di: valorizzazione delle eccellenze, verifica delle conoscenze, delle abilità, delle competenze e dei livelli professionali raggiunti, scambio di esperienze tra realtà socioculturali diverse, approccio diretto per un sistema integrato scuola/formazione.

    LEGGI ARTICOLO SU TRNWES

    Externa - Fiera Nazionale dell'arredo e degli spazi esterni XV edizione. La nostra scuola é presente con uno stand di presentazione delle produzioni florovivaistiche e dei prodotti agroalimentari.

    CONVOCAZIONE

     

     
     

    HACKATON AOSTA

     

    Dal 20 al 23 aprile 2022 ad Aosta, quattro studenti del quarto anno frequentanti l'articolazione Gestione dell'Ambiente e del Territorio accompagnati dal prof. Agronomo Francesco Palmisano, hanno partecipato, con altre nove scuole agrarie innovative italiane, all’HACKATHON sulla Innovazione digitale per la sostenibilità dell'agricoltura di montagna.
     
    Una bella occasione di confronto a livello nazionale dei futuri Periti Agrari, su tematiche relative alla lotta ai cambiamenti climatici e alla sostenibilità ambientale.
     
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    Gli studenti della 3A dell’Istituto Agrario Pavoncelli, guidati dal prof. Mattia Doto, preparano in laboratorio il sapone molle di potassio, uno dei prodotti naturali più utilizzati in agricoltura per sostituire gli insetticidi e pesticidi chimici.
     
    Il sapone molle di potassio è un corroborante alcalinizzante a base di oli vegetali capace di disgregare e meccanicamente distaccare i residui organici che gli insetti rilasciano sulle piante.
     
    L'esempio più diffuso è la melata degli afidi, che succhiando la linfa della pianta, rilasciano una sostanza appiccicosa, attirando altri insetti dannosi e lasciando un ambiente ottimale per malattie come le fumaggini e altri funghi e batteri.
     
    Il sapone molle di potassio funziona bene su insetti e parassiti piccoli dall’esoscheletro morbido come afidi, acari, cocciniglie, tripidi, psilla e cicaline.
     
    Il grande vantaggio del sapone molle di potassio che non danneggia gli insetti utili come api e coccinelle.

    CONVOCAZIONE

     

    #VINITALY 2022 - IISS BASILE CARAMIA GIGANTE PRESENTE🙋‍♀️
     
    5 vini presentati 5 vini premiati!
     
    Valle d'Itria Aleatico rosato 2020
    Valle d'Itria Igp Minutolo 2020
    Valle d'Itria Igt Cabernet Sauvignon 202
    Locorotondo Doc 2021
    Valle D'Itria Igt Aleatico Passito 2020
     
    Premiato anche il progetto della classe 6C - SEZIONE Idea Marketing Categoria pubblicità!!
     
    I nostri ragazzi e le nostre ragazze...LA NOSTRA FORZA SPECIALE🤩🤩🤩😏
     
    Ringraziamo la #Copagri per il supporto e l'organizzazione
     
    Un grazie speciale a #Renisa e alla #Retedellescuoleenologiche

    Gli studenti della quarta sia, sede Piero Calamandrei, hanno partecipato alla Finale Nazionale della decima edizione de “Latuaideadimpresa” vincendo il premio europeo per il progetto più green.

    Il progetto, VWSystem, frutto di un percorso di PCTO, é stato presentato in in inglese, davanti ad una giuria internazionale.

    L’obiettivo é quello di salvare gli ulivi di Puglia, ultimamente contaminati dal batterio della xylella, con una ricetta 100% naturale, ecologica ed economica, basata sull’azione sinergica di acido acetico e acidi fenolici.

    Gli ingredienti di questa ricetta sono:

    • l’aceto
    • le acque di vegetazione (in piccola percentuale)
    • la cenere di legna
    • le farine di roccia
    • Il macerato di ortica

    La combinazione sinergica di queste sostanze apporta nutrienti fondamentali agli alberi ed ha una funzione battericida assicurata dalle proprietà dell’acido acetico e di alcune componenti delle acque di vegetazione come gli acidi fenolici.

    Si basa su rimedi naturali, usati fin dai tempi antichi per irrorare i campi, che sono risultati, da recenti studi, efficaci nella prevenzione della contaminazione da xylella. “Vinegar water system” vorrebbe salvare gli ulivi di Puglia, simboli caratteristici del nostro paesaggio, riconosciuti patrimonio dell’UNESCO, che sono spesso secolari o addirittura millenari, perché gli Ulivi che hanno visto l’imperatore Adriano, hanno ancora tanta storia da guardare.

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    Bastano pochi litri di acqua, è la coltivazione idroponica, effettuata “fuori dal suolo”. Questo tipo di coltura sta prendendo piede e rappresenta ormai il futuro perché applicabile ovunque, dato che assicura un’alta gestibilità.
    La parola “idroponica” deriva direttamente da greco “hydro” (acqua) e “ponos” (lavorare): “lavorare senza acqua”. Già i popoli antichi si servivano di questo tipo di coltivazione, come ad esempio gli Aztechi o i Babilonesi che nei loro giardini pensili potevano coltivare cibo per l’intero anno senza necessitare di terra ma con un continuo afflusso di acqua.
    Nella coltivazione idroponica, il terreno viene sostituito, infatti, da un substrato inerte, costituito da argilla espansa, oppure da lana di roccia, zeolite, fibra di cocco. Le piante, dunque, affondano le loro radici in questi substrati e in un secondo momento vengono loro somministrate le sostanze nutritive di cui abbisognano per vivere e crescere. Queste ultime vengono disciolte nell’acqua con la quale si irrigano le coltivazioni.
    In idroponica la soluzione nutritiva è ovviamente un fattore molto più rilevante e importante rispetto a coltivazioni in terra. Bisongna fare molta attenzione a due parametri fondamentali il pH e la conducibilità/Ec.
    Il ph idroponica si deve aggirare intorno al 5,8 - 6,0
    La conducibilità elettrica o EC serve a stabilire la quantità di sali disciolti nell’acqua e si deve aggirare tra un minimo 0,6 e un massimo 2,0 mS/sec ( milli-Siemens al secondo) .
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    In collaborazione con l’azienda “Linea Natura”, azienda specializzata nel settore, gli studenti dell’Istituto Agrario Pavoncelli apprendono le prime tecniche di caseificazione: trasformazione latte fresco in formaggio (primo sale), ricotta, e mozzarelle fiordilatte.
    Partendo dal latte fresco, dopo un primo richiamo delle sue caratteristiche chimico e fisiche, ci si è addentrati nelle tecniche di caseificazione che hanno previsto il riscaldamento del latte, l’inoculo con fermenti lattici prelevati dallo yogurt, l’aggiunta del caglio, la formazione e la successiva rottura della cagliata fino ad ottenere un gustosissimo formaggio fresco.
    Dal siero residuo, nuovamente riscaldato ed acidificato, sotto gli occhi attenti e curiosi degli alunni, si è incredibilmente formata la Ricotta, prontamente degustata e personalizzata da alcuni studenti con aggiunta di zucchero.
    La seconda “Cagliata” (la cagliata è una massa gelatinosa di paracaseinato bicalcico che forma un reticolo tridimensionale nelle cui maglie sono intrappolati i globuli di grasso e il siero e che tende a contrarsi trattenendo i primi ed espellendo il secondo) è stata invece “filata” con acqua bollente per produrre mozzarelle, treccine e nodini davvero gustosissimi.
    Ringraziamenti al “Maestro Casaro” Mattia Doto, dell’azienda Linea Natura e … Professo’ quando la prossima?”… il saluto degli alunni al termine della giornata.
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    Il grano duro Senatore Cappelli è un grano antico, autoctono del nostro territorio, nato, attraverso un incrocio naturale per impollinazione, nelle campagne pugliesi tra Manfredonia e Cerignola ad opera del genetista Nazareno Strampelli.
    Fino agli anni '60 la varietà Cappelli è stata il grano duro più diffuso nel nostro Paese, prima di essere sostituito da grani più produttivi e con una maggiore resa per ettaro, rischiando così di scomparire.
    Ma il suo gusto, e le eccellenti proprietà organolettiche e nutrizionali non possono scomparire e oggi rivive una nuova età. Anche l’Istituto
    Agrario Pavoncelli non poteva non dare il suo contributo
    per farlo conoscere quale tassello importante della nostra agricoltura e identità gastronomica.
    Oggi manifesta la sua fierezza e vigore nei nostri campi aziendali,
    aspettando la raccolta per trasformarlo in soffice farina e preparare orecchiette e cicatelli secondo le antiche recenti locali.

    CONVOCAZIONE

     

    A Locorotondo c'è uno dei 9 istituti storici italiani: per 6 anni gli alunni imparano tutto sul vino, dalla vite alle botti. Tra un'ora di italiano e una di matematica. 

    GUARDA IL VIDEO

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    Continuano le attività di stage degli studenti dell’Istituto Agrario Pavoncelli a Carmona in Andalusia (Spagna). Oggi, accompagnati dal tutor scolastico prof. Domenico Luongo, impegnati in azienda specializzata in frutticoltura in agro di Villanueva: lavori di sarchiatura contro le erbe infestanti.
    Non solo lavori di “campagna”, ma anche di “tavolino”: implementazione sistemi per certificazione di qualità arance.
    Buon lavoro a tutto il team Pavoncelli.

    ORTOINCASA – LA TECNICA DEL THRILLER, FILLER E SPILLER Creare una fioriera d’impatto che si snodi in altezza e sia vivace nei colori. E’ la tecnica del thriller, filler e spiller, per impararla abbiamo partecipato con i ragazzi della 3^ A ad una delle lezioni della prof. Demonte all’Istituto Agrario di Cerignola.

    CONVOCAZIONE

     

    𝑪𝒐𝒍𝒕𝒊𝒗𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒊𝒍 𝒇𝒖𝒕𝒖𝒓𝒐🌱

    Mercoledì 30 marzo si terrà la giornata divulgativa che darà avvio alle attività del progetto “Vita per la Terra” promosso da Fertileva in collaborazione con IISS "Basile Caramia - F. Gigante" di Locorotondo e Alberobello.

    L’iniziativa nasce per incentivare la conoscenza e l’impiego delle buone pratiche agricole presso le giovani generazioni custodi del futuro della nostra 🍃

     

    LEGGI ARTICOLO AZIENDA FERTILEVA 

    CONVOCAZIONE

     

    Il giorno 1 Aprile p.v. alle ore 16:00, è convocata la rete in oggetto.

    SCARICA Convocazione in videoconferenza Rete A-Pu.Mo.

     
     
    mostrabovina
     
    Mostra Bovina Interregionale del Centro-Sud delle razze Bruna e Frisona, organizzata dalla ARA (Associazione Regionale Allevatori) Puglia a Noci presso il Foro Boario....
    Classi quinte Alberobello
    🎯 Ammessi alla gara nazionale🎯
    Bravi ragazzi!!
     
    autostoriche
    A bordo di auto storiche Targa Puglia arriva a Cerignola per la (ri)scoperta delle bellezze del nostro territorio.
    La carovana arriverà all’IISS Pavoncelli di corso Scuola Agraria Cerignola sabato 26 marzo con venti equipaggi provenienti da Bari, Melfi, Foggia e altre province pugliesi, a bordo di bolidi d’epoca tra cui esemplari di Giulietta Spider, Fulvia Coupé, Alfa Romeo Duetto.
    La carovana sarà accolta alle ore 10.00 nell’Auditorium di Istituto, intitolato alla benefattrice Marianna Manfredi vedova Pugnatari, che con il suo lascito testamentario del 1868 fu fondatrice della Scuola pratica di agricoltura, poi diventata Istituto Agrario e intitolato a Giuseppe Pavoncelli.
    Dopo una visita guidata all’interno dell’istituto sarà la volta del Museo di archeologia industriale dell’azienda Santo Stefano.
    Grande spazio, durante l’evento, sarà riservato alla solidarietà, attraverso una raccolta fondi che vedrà l’intero ricavato della giornata devoluto all’assessorato al Welfare del Comune di Cerignola e destinato alla gestione dell’accoglienza dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina.
     
     
     
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    Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, quest’anno alla trentesima edizione: tre gli itinerari tematici didizione. Il primo è dedicato alla storia economica del tabacco nel Salento e si apre con un’ANTEPRIMA venerdì 25 marzo, con l’apertura straordinaria dell’Istituto PRESTA COLUMELLA DI LECCE.
     
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    È primavera e le vigne dell’azienda agraria annessa all’Istituto Agrario Pavoncelli si preparano al germogliamento, preludio
    alla crescita dei grappoli sui tralci. Prima, però, assistiamo ad uno spettacolo meraviglioso: il “pianto della vite”.
    Osservando i tralci in questo periodo si può vedere una goccia lucida e trasparente che si affaccia dai punti in cui abbiamo provveduto alla potatura.
    Il “pianto” rappresenta la ripresa dell’attività linfatica, l’inizio della nuova vita annunciata dalla primavera.
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    Erasmus+ “MOBILITinVITIS” a Carmona in Andalusia, provincia di Siviglia.
    Nella fertile pianura del Guadalquivir gli studenti dell’Istituto Agrario Pavoncelli sono impegnati nelle attività di stage in aziende specializzate in: cura del verde urbano, frutticoltura, serricoltura, certificazione sulla qualità di prodotti agricoli e azienda zootecnica con 60 splendidi cavalli.

    Quale miglior modo di celebrare la Festa del Papà se non addentando una morbidissima zeppola di San Giuseppe? Come da tradizione, oggi 19 marzo i nostri ragazzi, guidati dal prof. Antonio Pizzi, farina, zucchero e uova alla mano inebriano l’aria di profumi e sapori con il dolce tipico di questa festa.

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      … finito! Gli studenti del biennio dell’Istituto Agrario Pavoncelli completano il corso “Funghi Intrufolati”.

      Attività “out door” a conclusione delle attività con degustazione dei funghi cardoncelli appartenenti al genere Pleorotus Eryngii, che gli studenti hanno imparato a coltivare nella serra dell’Istituto. Il corso ha permesso di apprendere i principali aspetti nutrizionali del fungo cardoncello, che, per le sue diverse proprietà benefiche per la salute, è stato definito "il fungo della salute".

      Le caratteristiche nutrizionali più importanti di tale fungo sono il notevole contenuto di fibre alimentari e proteine e un ridotto livello di lipidi. Il consumo di funghi cardoncelli risulta essere un toccasana per il sistema immunitario ed il sistema cardiovascolare. Fanno bene alle ossa, aiutano ad abbassare il livello di colesterolo e sono un grande alleato per chi segue un regime dietico dimagrante o ipocalorico in generale. Per quanto riguarda le proprietà antinfiammatorie, si è evidenziato come questa specie di fungo sia in grado di avviare e potenziare una risposta infiammatoria. Vanno infine menzionate le proprietà antiossidanti, grazie all’alta concentrazione di flavonoidi, vitamina C, vitamina E e selenio.

      Gustarlo alla brace, accompagnato con salsiccia locale e peperoni rossi, dopo macerazione con rosmarino ed olio extravergine di oliva, infilzato in sfiziosi spiedini… è stata la chiave di successo nonché di prelibatezza per i palati presenti!

      La tavola imbandita sui banchi di scuola si è arricchita con le olive verdi, Sant’Agostino e Nocellara, lavorate e trasformate dagli studenti del quarto anno e dall’ottimo vino rosato “Diamante”, prodotto e vinificato dagli studenti delle classi quinte dalle uve dei vigneti della scuola.

      Con la splendida giornata soleggiata, negli ampi spazi verdi dell’IISS Pavoncelli, al termine dell’evento le voci erano unanime: “Professò, ma quando ne facciamo un’altra?”.

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      Viticoltura ed Enologia sociale, inclusiva e altamente sostenibile, sono i principi cardine che caratterizzano le scelte tecniche che portano alla produzione dei vini IGP e DOP nella Cantina Didattica Sperimentale della Scuola Enologica di Locorotondo. Essi derivano dalla trasformazione delle uve prodotte dai vitigni autoctoni a bacca bianca (Verdeca, Minutolo e Bianco D’Alessano) e a bacca rossa (Aleatico e Cabernet Sauvignon) coltivati nel vigneto didattico sperimentale annesso all’azienda agraria dell’Istituto.
      Il vigneto, ubicato in una zona geografica denominata Valle d’Itria, che fa parte della più ampia area della Murgia, la cosiddetta “Valle dei Trulli”, vegeta su suoli generati da un basamento di roccia calcarea che costituisce un substrato privilegiato per la coltivazione di varietà di uve a bacca bianca da trasformare in vini bianchi di qualità. Esso viene condotto con tecniche di coltivazione sostenibili e a basso impatto ambientale, grazie alle tecnologie offerte dalla Viticoltura 4.0, rappresenta per gli studenti del Corso di Specializzazione per Enotecnico e per quelli frequentanti le articolazioni attive nell’istituto un importante laboratorio didattico “a cielo aperto” in cui, seguiti dai docenti agronomi e ITP, sperimentano le varie pratiche agronomiche e fitosanitarie rispettose di tutte le componenti biotiche e abiotiche dell’agroecosistema vigneto. Le uve di qualità vengono trasformate nella cantina didattica che permette di concretizzare, secondo l’equazione teoria - pratica - teoria, l'azione didattica, formativa e altamente professionalizzante dell'insegnamento dell’ Enologia intesa come disciplina di sintesi delle altre materie tecnico-scientifiche.
      La cantina della scuola produce un'ampia gamma di prodotti vinificati in bianco, rosato e rosso, e spumantizzati con il metodo classico e charmat, atti alla produzione di vini fermi, passiti e vini spumanti a denominazione d’origine IGT VALLE D’ITRIA E DOC LOCOROTONDO.
      I Vini della Scuola, oltre ad essere complessi sotto il profilo organolettico e sensoriale, sono rispettosi dell’ambiente e fortemente inclusivi. Infatti, in tutte le fasi operative che caratterizzano la filiera vitivinicola sotto l’aspetto tecnico e scientifico, si inseriscono al pari degli altri, i nostri studenti speciali, che grazie alla loro presenza e al loro contributo, arricchiscono i nostri vini di inclusione ed educazione al rispetto, con un approccio che supera i confini della scuola per proiettarsi in una dimensione sociale, nella prospettiva di uno sviluppo integrale della persona e di quello complessivo della società di appartenenza.
      (prof. Ignazio Zara, docente di Enologia e Biotecnologie vitivinicole)

      funghipavoncelli
       
       Sabato 5 marzo 2022, Tecnica della Degustazione dei Vini al Pavoncelli.
      Gli studenti dell’indirizzo Agraria – Viticoltura ed Enologia partecipano ad un ciclo di lezioni
      sulle tecniche di degustazione dei vini, articolato in due incontri: vini rossi e vini bianchi/rosati e spumantizzati.
      Gli studenti, sotto la guida della dott.ssa Floriana Specchio e dei professori di indirizzo, hanno approfondito quell’insieme di operazioni attraverso le quali l’assaggiatore analizza, per mezzo dei suoi sensi, il vino oggetto dell’esame.
      Dopo un breve richiamo delle tecniche di vinificazione in rosso, agli alunni sono stati somministrati campioni non identificati ma numerati di una decina di spezie: cacao, caffè, noci, lamponi, cannella, pepe, ciliegia, noce moscata ed altri, per allenare l’olfatto al riconoscimento dei principali aromi che è possibile ritrovare nei vini.
      Lo scopo principale della degustazione di un vino è individuare e descrivere puntualmente le sue varie caratteristiche, formando una specie di carta di identità.
      Successivamente gli alunni, sulla base delle informazioni raccolte, hanno espresso i propri giudizi su un’altra serie di aspetti come: qualità del vino degustato, l’eventuale presenza di difetti, capacità di essere abbinato a determinati cibi e il proprio giudizio edonistico (mi piace, non mi piace!).
      L’insieme delle operazioni che si compiono durante una degustazione non sono particolarmente difficili, ma occorre che il degustatore le compia con molta attenzione, pazienza e buona volontà, sapendo che in
      questo esercizio si può costantemente migliorare attraverso l’esperienza.
      La degustazione ha riguardato sia alcuni dei vini rossi vinificati ed imbottigliati dagli stessi studenti nel laboratorio cantina dell’IISS Pavoncelli, provenienti dai vigneti sperimentali della scuola, riconducibili alle varietà Nero di Troia, Primitivo di Manduria e Malvasia sia di altre tipologie, non autoprodotte, tra cui Montepulciano, Primitivo del Salento, oltre ad un vino dell’annata 2010 che presentava tutti gli aspetti e i difetti degli anni, ma anche un retrogusto marsalato e di cognac.
      “Il vino è fatto per essere bevuto e non conservato” è il motto che gli alunni hanno fatto proprio.
      Successivamente si è dato inizio alla vera e propria degustazione, attraverso le sue tre fasi: l’esame visivo (sensi impegnati: la vista); l’esame olfattivo (sensi impegnati: l’olfatto) e l’esame gustativo (sensi impegnati: il gusto, l’olfatto, il tatto).
      Lo strumento utilizzato è stato solo il bicchiere di vetro, trasparente, non colorato, né in qualche modo istoriato, a forma di calice con stelo, che ha permesso di osservare il vino senza che le dita potessero causare zone d’ombra e consentendo agli alunni di imprimere un lieve movimento in senso rotatorio al bicchiere stesso, tenendo lontano la mano dal naso, per non contaminare la degustazione con profumi o odori non inerenti al vino.
      Attraverso l’esame visivo sono stati esaminati i seguenti aspetti: la limpidezza; la trasparenza; il colore e la la fluidità.
      L’esame olfattivo ha inebriato gli alunni con le numerose sostanze volatili aromatiche che rendono più o meno gradevole un vino, dal momento che, in una degustazione, il giudizio olfattivo è senz’altro di fondamentale importanza.
      Durante l’esame olfattivo, l’alunno ha esaminato i seguenti aspetti del profumo di un vino: l’intensità; la qualità; la natura del profumo e la sua complessità.
      I profumi presenti in un vino vengono generalmente suddivisi in tre gruppi, secondo le loro origini: primari o varietali; secondari o fermentativi; terziari o post-fermentativi o da invecchiamento.
      Dulcis in fundo….l’esame gustativo, grazie al quale gli alunni hanno ritrovato tutti e quattro i sapori elementari (dolce, salato, acido, amaro) ma soprattutto il dolce e l’acido.
      Gli zuccheri, l’alcol e la glicerina determinano il sapore dolce, mentre i numerosi acidi presenti ne determinano il sapore acido. I sali minerali, invece, con la loro presenza, contribuiscono alla sua sapidità e ad aumentarne la sensazione di freschezza; le sostanze polifenoliche sono responsabili del sapore amaro, che in un vino deve essere sempre attenuato.
      Con l’esame gustativo del vino, sono stati analizzati, nell’ordine: la struttura; le percezioni prodotte dall’effervescenza e l’equilibrio.
      Gli alunni hanno completato le carte di identità dei vini, riportando gli esiti sopra descritti dopo aver individuato tutte le caratteristiche oggettive attraverso le tre fasi dell’esame sensoriale.
      Un altro giudizio espresso dagli alunni ha riguardato la tipicità del vino legata all’insieme delle caratteristiche che si riscontrano e si ripetono ogni anno e rispecchiano il vitigno, il suolo, il clima, nonchè i relativi disciplinari di produzione.
      Infine, come ultimo grado di giudizio, gli alunni hanno finalmente potuto pronunciare le fatidiche parole: “mi piace” o “non mi piace”: unico momento in cui la soggettività, può sostituirsi all’oggettività
       
      pacecaramia
      La comunità scolastica dell'IISS "Basile Caramia Gigante", da sempre attenta a promuovere i valori costituzionali di solidarietà e libertà, scende in prima linea con una raccolta fondi per sostenere il popolo ucraino🇺🇦
      Presso la nostra sede di Alberobello, da lunedì 7 marzo, dalle 10 alle 12, sarà possibile ricevere "Il Calendario di Giorgia" con un contributo volontario.
      Grazie a Giorgia, ai suoi compagni e alle meravigliose docenti.❣
      Un grazie particolare a Emmecigrafica di Mariano Carriero, Locorotondo.
      Siamo TUTTI parte di una società civile che RIPUDIA ogni forma di aggressione e chiede la PACE.🌈

      Esperienza altamente formativa per in nostri futuri Enotecnici.

      formazioneenotecnici

      innovamenti
      La classe V A del Tecnico Agrario ha conquistato il badge 🥇Inquiry Explorer dopo aver partecipato alla relativa sfida nazionale nell’ambito del Progetto nazionale #InnovaMenti, dedicato alla diffusione di metodologie didattiche innovative. I ragazzi sono stati i protagonisti di un nuovo modo di fare lezione: individuata la tematica degli sprechi alimentari, la metodologia Inquiry 🔎 ha preso forma a partire da domande di ricerca proposte dagli stessi ragazzi. Le idee sono state condivise su una lavagna virtuale (Padlet), e i nostri ragazzi hanno ideato modelli positivi di comportamento da veicolare in modi fruibili, “virali”, e sfidanti. Sono nate, così, una Food challenge settimanale che propone il riutilizzo di scarti alimentari, un volantino virtuale dotato di qr code, un blog di agili ricette per recuperare gli sprechi alimentari più diffusi nelle famiglie. I ragazzi della VA ITTAAA sono ora ambasciatori attivi dell’#Agenda2030 🌍, tra l’entusiasmo dei primi follower. 👍👍👍
      funghipavoncelli
       
       
       
      Gli Istituti Agrari che posseggono un’azienda agraria annessa offrono molte opportunità formative per un apprendimento sviluppato in un contesto operativo reale.
      Per questa ragione, il Ministero dell’Istruzione ha previsto la possibilità di inserire nei percorsi di Alternanza scuola lavoro, oggi PCTO, le esperienze realizzate presso l’azienda agraria di istituto.
      Gli studenti del Pavoncelli, coperti da polizza assicurativa infortuni per un massimale di 10 milioni di euro, svolgono tutte le attività in sicurezza e seguono i reali processi produttivi che si realizzano nell’azienda agraria annessa, che funziona come una vera e propria azienda, con un proprio bilancio e i relativi registri di contabilità, di magazzino ecc. In essa i giovani non simulano ma apprendono attraverso esperienze reali di lavoro in un’azienda che vende i prodotti secondo le norme previste per legge e reinveste gli utili nell’attività di impresa.

      Scuola aperta, attività pomeridiane: “Dai sidri ai distillati” con i proff. Doto, Pelosi e Prencipe e i giovanissimi dell’Istituto Agrario Pavoncelli.

      funghipavoncelli
       
       
      Pronte a lasciare la serra, 100 piantine di rosmarino vengono piantate nell’Orto Officinale di istituto dagli studenti della 4B Agraria, guidati dai proff. Giuseppe Andreano e Alberto Pelosi.
      Il “rosmarinus officinalis”
      è una pianta simbolo dei paesi del Mediterraneo e il suo nome latino “ros marinus” significa rugiada del mare, perché richiama il legame tra il colore dei suoi fiori e il colore del mare.
      E’ un forte aromatizzante, ma, oltre a insaporire i cibi, svolge un’azione antiossidante contribuendo a favorirne la loro conservazione, ha virtù aperitive,
      digestive, diuretiche,
      coleretiche (aumenta le secrezioni biliari), carminative (facilita l’espulsione dei gas intestinali)
      e infine antispasmodiche.
      funghipavoncelli
       
      Come ci racconta lo storico Cosimo Dilaurenzo nel 1879, il 15 gennaio, in Consiglio Comunale il consigliere avv. Giuseppe Rinaldi tenne una memorabile relazione per far nascere l'ISTITUTO AGRARIO.
      “L’Italia eminentemente agricola aspetta dal perfezionamento dell’arte dei campi la sua maggiore floridezza. E la nostra Cerignola messa nella vasta pianura della Capitanata per fertilità di suolo non è da meno alle città sorelle…l’empirismo antico deve cedere il campo ad un sistema razionale di agricoltura….Io quindi ritengo pienamente che il migliore impiego del denaro che viene ritratto dal patrimonio Manfredi sia speso nel dare a questo Comune una Scuola di Agricoltura con convitto non già per avere letterati ed insegnanti, ma abili agricoltori ed intelligenti fattori abituati alle cure del bestiame, alla preparazione del letame, alla semina, alla raccolta e mantenimento dei prodotti ; esercitati al maneggio delle macchine e degli strumenti agrari; istruiti nella stima dei prodotti e nei giudizi dei fatti agricoli ed economici”.
      Il consiglio comunale deliberò all’unanimità l'istituzione della Scuola di Agricoltura e il 6 novembre 1879 fu posta la prima pietra dell’edificio che tuttora ospita l’istituto Tecnico Agrario,
      che ha formato e indirizzato le successive generazioni alla coltivazione dei campi. Il tutto grazie alla benefattrice Marianna Manfredi e al suo lascito testamentario.

      Dopo la progettazione a tavolino dell’impianto irriguo, i ragazzi della 3A Agraria, guidati dalla prof.ssa Francesca Demonte, posano ali piovane e gocciolatoi per irrigare l’urto didattico. Il ritorno alla terra diventa “ritorno al futuro” per difendere il nostro ambiente con una agricoltura sempre più ecosostenibile.

      funghipavoncelli
       
       
      I giovanissimi del biennio “Agraria, agroalimentare e agroindustria” impegnati in “Funghi intrufolati”.
      Dopo l’introduzione teorica sull’inquadramento del Regno dei funghi, il loro utilizzo dai lieviti ai funghi commestibili, i ragazzi, seguiti dai proff. Mattia Doto, Alberto Pelosi e Pasquale Prencipe, saranno impegnati. nell’allestimento di una piccola fungaia con circa trenta balle già inoculate di Fungo Cardoncello (Pleorutus Eryngii). Dopo una prima fase di studio dei diversi ceppi del fungo Pleorotus, gli alunni potranno osservare tutte la fasi di sviluppo del micelio, approfondire le tecniche di produzione e le esigenze ambientali dei funghi in ambiente indoor, la sistemazione delle balle inoculate con una base di torba/argilla espansa, osservandone infine le fasi di fruttificazione e raccolta dei carpofori.
      In laboratorio, partendo dai funghi coltivati, saranno effettuate prove e test di inoculazione del materiale organico predisposto.
      Aspettiamo i “frutti” del lavoro dei nostri ragazzi per apprezzarne la qualità e perché no anche la degustazione.
       

      alessandro

      UN ALUNNO DELL’ISTITUTO AGRARIO DI LOCOROTONDO VINCE UNA DELLE 4 BORSE DI STUDIO NAZIONALI.

      Ciao, mi chiamo Alessandro Cannella, sono uno studente della 4°E di Locorotondo dell'IISS Basile Caramia Gigante e presto partirò per un’esperienza di un mese in Galles grazie a una borsa di studio totalmente sovvenzionata da un soggetto esterno, l’azienda TIMAC-AGRO Italia, produttrice di fertilizzanti, che ha messo a concorso 4 borse di studio per tutti gli alunni degli Istituti Agrari d'Italia… ed io ne ho vinta una!
      Sono tante le aspettative che ho riposto nel programma di Intercultura, sicuramente una tra queste è quella di scoprire una nuova città e conoscere una nuova realtà, con una sua cultura e con tradizioni differenti dalle mie.
      Intercultura rappresenta anche l’occasione e l'opportunità di uscire dalla quotidianità e dalla propria comfort zone: viaggiare e visitare posti nuovi, incontrare nuove persone, imparare una lingua diversa dall’italiano stando lontani da casa per qualche settimana.
      Sono molto contento ed emozionato per l’inizio di questa mia nuova avventura. Mi sento di consigliare vivamente a tutti i ragazzi che avessero voglia di partire, pur non avendo magari disponibilità economiche in tal senso, di non rinunciare ai propri sogni, e anzi, di crederci e provare a raggiungerli.

      “Vulturnus” e “Diamante”, i vini dell’’Istituto Agrario Pavoncelli sanno di frutta.
      Più correttamente si utilizza l’aggettivo “fruttato” se dona sia al naso che alla bocca un piacevole sentore di frutta matura.
      Gli aromi di frutta sono quasi sempre di origine fermentativa, a seguito di complesse interazioni tra alcol, acidi organici e lieviti,
      ma possono essere legate anche a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via.
      Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente sapori di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.
      L’aroma del “fruttato” varia di intensità e i degustatori usano graduare le proprie sensazioni secondo una scala che va da “molto intenso” a “molto debole”.
      Il nostro Vulturnus (nero di Troia) e il Diamante (bombino nero) sono fruttati di media intensità.

      diamante

      vulturnus01

       

      lagraziadellaparola01

       Denominato “San Martino”, dal nome delle località in cui è sita l’azienda agraria annessa all’istituto, lo spumante prodotto dai nostri studenti secondo il
      Metodo Classico (Franciacorta, Talento ecc in Italia) o Metodo Champenoise (come gli Champagne prodotti nell’omonima regione in Francia) o Crémant (come gli spumanti prodotti nel resto della Francia). Si effettua la seconda fermentazione, ovvero la presa di spuma, in bottiglia.
      La base degli spumanti è solitamente costituita da una cuvée, miscela di vini di tipologie e/o annate diverse (a meno che non si tratti di un millesimato con vino della stessa annata), che viene imbottigliata aggiungendo il
      “liqueur de tirage”, miscela costituita da vino, zucchero di canna, lieviti selezionati e sostanze minerali. Al Pavoncelli utilizziamo vino di bombino bianco, che si presta bene alla rifermentazione in bottiglia ed all'invecchiamento.
      Il vino effettua in bottiglia la seconda fermentazione riposando in posizione orizzontale per 24/36 mesi. Ma anche oltre.
      A questo punto ogni bottiglia viene ruotata di 1/8 (remuage) e leggermente inclinata col tappo verso il basso per far depositare nel collo i residui della fermentazione. Quando la bottiglia raggiunge una posizione verticale, si effettua la sboccatura (degorgement) è manuale,
      detta “à la volée” : si stappa la bottiglia capovolta raddrizzandola velocemente per far sì che la pressione espella il deposito senza lasciar fuoriuscire troppo vino.
      Prima di mettere il tappo a fungo si aggiunge la "liqueur d’expedition" che è una preparazione liquida (uno sciroppo) a tenore zuccherino variabile in funzione del dosaggio richiesto dalle diverse tipologie di spumante e serve anche per ripristinare la parte di vino espulsa.
      Gli spumanti si differenziano per concentrazione zuccherina in g/lt:
      - Pas dosè, dosaggio zero o brut nature < 3 (il prodotto non ha subito aggiunta di zucchero dopo la presa di spuma come il nostro San Martino);
      - Extra Brut < 6
      - Brut < 12
      - Extra Dry 12 – 17
      - Dry o Sec 17 – 32
      - Demi Sec 32 – 50
      - Dolce o Doux > 50

      lagraziadellaparola01

       

      La serra didattica dell’azienda agraria annessa all’istituto è il nostro laboratorio di educazione ambientale, esperienziale, dedicata alle piante e all’agricoltura. La serra ha anzitutto funzione di polo di educazione ambientale sui cambiamenti climatici perchè permette di ricreare al proprio interno le condizioni ideali per un’agricoltura rispettosa dell’ambiente.
      In un’epoca in cui l'impatto umano sugli equilibri del pianeta e le conseguenti sfide del mondo globale possono apparire ai ragazzi solo come minacce per il loro futuro, anziché come un'opportunità di costruzione di una società più giusta ed equilibrata, proporre un laboratorio attivo in cui fermarsi a riflettere, sporcandosi le mani per produrre nuove piante e nuovo cibo vuole essere uno strumento didattico attraverso il quale favorire lo sviluppo di “passioni allegre”, di relazioni significative con gli altri e con la terra in cui viviamo.
      Allora tutti in serra e buon lavoro.

      lagraziadellaparola01

      Corso di dizione per le classi IV e V dell’indirizzo Accoglienza Turistica dell’Istituto Alberghiero Pavoncelli.
      Imparare la corretta pronuncia dei suoni, incrementare l'espressività e riuscire a controllare il volume, il tono e il ritmo della tua voce, e conoscere se stessi attraverso la parola, aiutano a essere più chiari e a comunicare al meglio.
      È indubbio che la dizione aiuti a sviluppare le competenze comunicative per un' accoglienza ed una prima gestione del cliente, sia telefonica che vis a vis, altamente professionale e d'impatto positivo.
      Allora i nostri allievi guidati dalla prof.ssa Amoroso Lucia, ideatrice del corso e tutor d'aula, e l’esperto in dizione nonché insegnate di recitazione Mery Dipace, arricchiscono la loro formazione di settore con 30 ore di dizione per potenziare le competenze di centralino e reception, per diventare front office manager.
      Proprio il front office manager, infatti rappresenta oggi una figura professionale sempre più importante in tutte le strutture ricettive di categoria superiore, per la sua capacità di entrare in relazione con gli ospiti e accoglierli al loro arrivo in struttura.

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